Questo titolo proprio non me l’aspettavo” ha detto al termine della gara. “È stato incredibile passare da un taglio superato dopo 36 buche per un colpo a vincere”. Con queste parole Stefano Mazzoli ha siglato un’autentica prodezza e un pazzesco finale nell’Antognolla Alps Open by+energia, torneo in calendario anche sull’Italian Pro Tour, disputato sul percorso dell’Antognolla Golf (par 71) a San Giovanni del Pantano (PG).
Al centro di una tenuta di 500 ettari il Castello di Antognolla, opera di una potente famiglia locale del XII secolo, sembra seguire le prodezze dei giocatori che frequentano il 18 buche sottostante, progettato dal leggendario architetto Robert Trent Jones Jr. . 

Infatti di prodezza si parla perché Stefano Mazzoli, 25 anni nel prossimo dicembre, nativo di Segrate (MI), passato professionista a circa metà anno nel 2019, ha effettuato infatti una grande rimonta dal 41° e ultimo posto – occupato in ampia comproprietà dopo il secondo turno e con l’ultimo punteggio utile per evitare il taglio – con uno straordinario 61 (-10) arrivando in vetta con 204 (72 71 61, -9) colpi non sufficienti però per vincere perché realizzati anche da altri due azzurri, Stefano Pitoni e Filippo Bergamaschi, dall’irlandese Paul McBride e dallo spagnolo Alex Esmatges. Incredibile la conclusione. L’iberico, che sembrava irraggiungibile a due buche dalla fine, ridava qualche speranza agli inseguitori con un bogey alla 17, ma sul tee della 18 aveva ancora un colpo di margine su Pitoni e Bergamaschi, due su Mazzoli e tre su McBride. Poi l’imprevedibile: Esmatges segnava un doppio bogey, Pitoni e Bergamaschi un bogey, Mazzoli finiva in par e McBride con un birdie e il risultato era un maxi spareggio a cinque che Mazzoli chiudeva in suo favore con un birdie alla prima buca supplementare.

È Il secondo successo stagionale dei professionisti italiani, dopo quello di Jacopo Vecchi Fossa nell’Abruzzo Open della scorsa settimana, quindi un trionfo per la presenza di cinque azzurri  tra i primi nove i graduatoria. Vecchi Fossa e Matteo Manassero, sono stati sesti con 207 (-6), insieme all’irlandese David Carey e al francese Pierre Pineau. Vecchi Fossa e Manassero, che nel round conclusivo ha recuperato sei posizioni, hanno confermato la prima e la seconda piazza nell’ordine di merito rispettivamente con 10.147,50 e 9.686,25 punti.

Buona prova anche di Luca Cianchetti e di Ludovico Addabbo, 13,i con 208 (-4) e note di merito per i dilettanti Jacopo Albertoni, 36° con 213 (par), e Riccardo Bregoli, 40° con 214 (+1), capaci di superare il taglio.

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