Tempo normalmente di festeggiamenti e di ricordi. Ricordi d’immagini che ci hanno attratto e, a parte la natura, devo dire che il design è quello che mi ispira sempre.
In questa occasione ho quindi scelto di dare voce, meglio immagine ad un oggetto che è diventato iconico e che ai tempi avevo molto impiegato nei miei arredamenti perché lo trovavo geniale, oltre che comodo e bello.
Parlo della lampada Chiara, disegnata da Mario Bellini per Flos nel 1969 che, come ho detto, oltre ad essere un oggetto di design iconico, consiste solo in un foglio di acciaio inox lucido, tagliato e arrotolato in un cilindro!
La sua forma leggera e scultorea, quasi un origami europeo, si illumina grazie a una fonte di luce – aggiornata a LED in questa ultima riedizione – posta a terra e nascosta dalla struttura autoportante. La luce che emana è riflessa e diffusa da un grande ‘cappello’ che ricorda il soggolo e il velo di una suora.
Chiara è una costruzione morbida semplicemente arrotolata su sé stessa. Bellini iniziò il progetto nel 1968 con dei modelli di carta. Il carattere della sua luce è dinamico perché ha origine nella base, quindi colpisce lo schermo superiore che lo riflette e poi si apre nell’ambiente quando lo diffonde. Tuttavia anche da spenta questa lampada s’impone con un’identità forte e carismatica, la cui immagine è essa stessa progetto, istanza e messa in scena.
La riedizione 2020 di Chiara ha nuovi dettagli tecnologicamente all’avanguardia, come la profilatura in gomma, e comprende due modelli: la classica versione da terra, in acciaio inox, e un nuovo modello più piccolo, da tavolo, realizzato in alluminio e disponibile in varie finiture: alluminio, grigio scuro e oro rosa.
“Quando viene sera bisogna accendere la luce. A me non piacciono le lampade che fanno vedere le lampadine perché danno fastidio agli occhi. Allora ho sempre disegnato lampade come piacciono a me. Pensando prima a come fare la cosa giusta quando viene buio e poi alla forma da dare a questa luce. Così ho disegnato una lampada a forma di suora che fa uscire la luce dal suo cappello bianco”.
Mario Bellini, Il design spiegato ai bambini, Bompiani, 2018
“È avvenuto tutto così, successo proprio così, qualche strappo qua e là e il foglio avvolto intorno alla mia mano ha assunto, con la sua tridimensionalità, l’immagine che stavo cercando. I disegni sono arrivati dopo”.
Mario Bellini in Enrico Morteo (a cura di), Mario Bellini. Furniture, machines and objects, Phaidon, 2015
Chi è l’autore?
Mario Bellini è un architetto e designer noto in tutto il mondo. Premio Compasso d’Oro otto volte e 25 delle sue opere sono nella collezione permanente del MoMA di New York, che gli ha dedicato una retrospettiva nel 1987.
È stato direttore della rivista Domus (1985-1991). Ha progettato numerose mostre d’arte e di architettura sia in Italia, sia all’estero, tra le ultime quelle a Palazzo Reale con i capolavori di Giotto (2016) e al Museo del ‘900 dedicata a Margherita Sarfatti (2018-2019).
Dal 1980, Mario Bellini si dedica prevalentemente all’architettura. Tra gli edifici progettati e realizzati in Italia figurano il Quartiere Portello di Fiera Milano, il Centro Espositivo e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio (Como) e tantissimi altri nel mondo.
I progetti attualmente in corso sempre in Italia sono il nuovo Museo del Foro (Antiquarium 2014-2019) di Roma, la “Generali Academy” di Trieste (2015-2019), la Nuova Scuola Politecnica di Genova (2006-2020), la nuova sede della RAI a Milano (2018-2020).
Distribuita dalla Flos questa lampada renderà la vostra stanza una sala per la grande forza del suo carattere.

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