Per rispondere alle nuove esigenze e ai significati, reali e simbolici, che la “casa” sta progressivamente acquisendo, Living Divani mantiene inalterata la sua idea dell’abitare fatta, fin dalle proprie origini, di delicatezza formale, eleganza silenziosa e savoir-faire, valori che la proiettano con fiducia verso il futuro.
Instancabile osservatrice dei nuovi modi di vivere, sempre pronta ad intercettare inedite e moderne esigenze, l’azienda di Anzano del Parco guarda avanti dimostrando di avere ancora più voglia di creare, prefigurando nuovi scenari e schivando, al contempo, le tendenze più fugaci per mostrare la propria naturale inclinazione verso ideali duraturi come l’autenticità e la qualità, l’etica e la comunità.
La Collezione 2021, all’insegna di una visione fluida ed accogliente degli spazi di vita, racconta come l’azienda abbia negli anni progressivamente ampliato la propria proposta di arredo dal living alle diverse stanze della casa fino all’outdoor, contaminando gli spazi nella creazione di un vero e proprio mondo Living Divani semplice ma sofisticato, completo e rifinito in ogni dettaglio. Un catalogo in continua evoluzione dove il passato e il futuro coesistono e la storia, recente e trascorsa, viene costantemente reinterpretata da nuovi punti di vista, dimostrando anno dopo anno la propria vibrante contemporaneità.
Protagonista degli ambienti giorno, la famiglia di imbottiti Sumo, presentata nel 2020 nella variante divano e dormeuse dalla seduta concava e da una silhouette slanciata, si amplia ora per proporre nuovi modelli, pensati per rispondere ad un’idea di confort più classica e rigorosa.
Giocare, destrutturare e ricomporre si confermano attività predilette del brand: il nuovo divano, insieme ad una accogliente poltrona, utilizzano sempre un pianale in legno, ora segno perfettamente orizzontale su cui poggiano volumi imbottiti squadrati e oversize, in forte contrasto con la linea rarefatta dei piedini a staffa. Una composizione di diversi spessori, dall’imbottitura più sottile della seduta, ai braccioli maestosi, allo schienale che si curva per alleggerirsi nella parte retrostante mostrando la base d’appoggio lignea sorretta dalla struttura metallica essenziale ma presente.
La nuova versione di Sumo è un totem in scena, dove i pesi sono accuratamente bilanciati dall’occhio misurato del suo demiurgo Piero Lissoni: un richiamo ad un’idea di comfort totalmente personalizzabile, grazie alla possibilità di aggiungere un meccanismo che rende lo schienale reclinabile in diverse posizioni per rispondere alle diverse esigenze di relax.

 

Lanciato come comodino nel 2014 e diventato una presenza irrinunciabile negli scenari notte del brand, il progetto Moon di Mist-o viene ripreso e ampliato per sperimentarne nuove possibilità espressive e di utilizzo. La sua forma pura in legno curvato, che si apre a scrigno per rivelare spazi di contenimento, viene riproposta in 3 nuove varianti: Moon Satellite un contenitore su ruote più alto e multifunzionale, utilizzabile a scelta come comodino, tavolino o cassettiera per la scrivania, è scandito in un comparto inferiore ideale per riporre libri e riviste, e un vano superiore utilizzabile come svuotatasche e portaccessori.
Full Moon, un volume basso ed ampio, con apertura battente superiore che, grazie ad un inserto girevole ed estraibile, offre uno spazio di contenimento nascosto e organizzato su diversi livelli, estremamente capiente.
Infine, Moon Eclipse un volume doppio abbina un cilindro basso e ampio, che funge da perfetto piano per tavolino, ad un contenitore satellite apribile su un lato, ripartito anch’esso in un inserto girevole ed estraibile, pensato per riporre bottiglie e bicchieri.
Si muove con disinvoltura dalla zona giorno a quella notte offrendo un inaspettato rifugio di raffinatezza che cattura l’occhio per la sua estetica leggera, la poltroncina Lemni di Marco Lavit.
Seduta sospesa in cuoio, in equilibrio su una struttura metallica in tubolare d’acciaio verniciato nero, traccia un disegno nell’aria accogliendo anche il cuscino a rullo dello schienale. Un po’ arredo un po’ scultura, osservatorio intimo e chic sul mondo, racconta la voglia di liberarsi dai pesi superflui e librare nell’aria, incantando con la sua vitalità grafica.

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