Il tempo passa inesorabile anche se noi stiamo chiusi nelle nostre case, in pantofole e con i capelli che tra un po’ ci raggiungono le spalle. Ma basta volerlo e il nostro cervello ci porta subito in un’altra dimensione, quella della fantasia e allora…

Ecco che domani sarà l’ottava edizione, pur del tutto eccezionale, della Giornata Europea del Gelato Artigianale, unica giornata che il Parlamento Europeo abbia mai dedicato ad un alimento e che il 24 marzo di ogni anno vuole celebrare uno dei prodotti più apprezzati al mondo, da sempre espressione di qualità, di autenticità e di territorialità.

Un’occasione nata dall’idea di Longarone Fiere e Artglace nel 2008 e che si delinea ancora più speciale quest’anno per guardare con un po’ più di ottimismo al futuro, in attesa di poterci presto gustare un gelato insieme a parenti e amici nelle strade e nelle piazze delle nostre città, partecipando ai numerosi eventi, solo rimandati di qualche mese. Eventi che rianimeranno il Belpaese e tutto il Vecchio Continente per celebrare, con gioia, il gelato artigianale.

Il 5 luglio 2012, raggiunto il quorum con 387 voti favorevoli, il Parlamento Europeo istituì ufficialmente la “Giornata Europea del Gelato Artigianale” sottolineando, tra le motivazioni, che:

Tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, valorizzando i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato membro”.

«Quest’anno il Gelato Day avrà un sapore diverso e non potremmo celebrarlo come avremmo voluto – ha dichiarato Marco Miquel Sirvent, Presidente di Artglace. Siamo vicini a tutti i gelatieri e consumatori d’Europa in un momento difficile che presto supereremo insieme. Il mondo del gelato ripartirà, più forte di prima».

Intanto ci compreremo un gelato magari al supermercato e, con la grandissima fantasia che ognuno di noi ha pur a volte nascosta, penseremo di avere sulla lingua quel motore dell’economia che non vede l’ora di ripartire e che nella sola Europa dà lavoro a 315 mila persone e genera un giro d’affari di 9,5 miliardi di euro, senza contare la l’importante filiera che vede proprio l’Italia leader mondiale nel settore degli ingredienti per gelato e in quello della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie e l’indotto della filiera, a partire dalla produzione delle materie prime, sempre più spesso ottenute impiegando metodi tradizionali, con un impatto contenuto sull’ambiente.

Non sarà domani il gelato artigianale, vero trait-d’union europeo, capace di valorizzare i prodotti agro-alimentari di ogni stato membro e non ci sarà forse la maestria degli artigiani del gelato che in ogni angolo d’Europa mettono alla prova le loro abilità e la loro creatività per regalare un momento di dolcezza ai consumatori di ogni età. Ma sarà il simbolo della vicinanza di tutti i cittadini europei, uniti nell’affrontare l’attuale emergenza che ha colpito l’Europa e il mondo intero.

Ci sarà pure l’Olanda, protagonista dell’ottava edizione del Gelato Day, che ha scelto lo yogurt variegato alle fragole come “Gusto dell’Anno” 2020, in quanto capace di rappresentare un Paese famoso non solo per i suoi caratteristici mulini a vento e per i coloratissimi tulipani, ma anche per una lunga tradizione casearia e per le sue fragole di straordinaria qualità.

E così con la fantasia sentiremo sciogliersi in bocca lo yogurt che, riandando nella storia trova posto nelle citazioni nella Bibbia, ma anche nei testi di Aristotele, Senofonte e Plinio.

Le origini dello yogurt risalgono all’antichità, quando le popolazioni orientali conservavano il latte degli animali in otri di pelle: il nome deriva, infatti, dal turco yoğurmak, ovvero ‘mescolare con un utensile’, in riferimento alla miscela di latte fermentato.

Diffusosi in Europa e nel bacino del Mediterraneo, divenne un ingrediente essenziale di numerose ricette dolci e salate. Un prodotto spesso scelto per la sua leggerezza, ma anche per i suoi molteplici impieghi in cucina e soprattutto nei laboratori delle gelaterie, grazie alla sua facile abbinabilità lo yogurt permette ai mastri gelatieri di dare sfogo alla loro creatività, e a tutti i consumatori di sbizzarrirsi nella scelta dei gusti dei loro coni e coppette. Il gelato artigianale allo yogurt, gustosissimo e cremoso, ottimo da solo, si presta ad essere personalizzato con cristalli di zucchero o scaglie di cioccolato, con frutta  fresca o con caramello, soddisfando tutti i palati in ogni stagione.

Perché poi le Fragole, ma è giusto il periodo, un frutto di origine europea, questo frutto rosso consumato anche ai tempi dell’Antica Roma che però sembra sia il risultato di un’importazione dal Sudamerica.

Un frutto che invece, prodotto dalla pianta delle fragole che appartiene al genere delle Rosacee, un’esemplare perenne dal fusto breve che, non tutti sanno che in realtà è un “falso frutto”: il vero frutto è l’achene, ossia i semini gialli che si notano sulla superficie della fragola, un frutto secco collegato a quello carnoso edibile.

Le fragole vengono coltivate sia in pianura che in montagna; si tratta di una coltura delicata e la buona riuscita dipende molto dal clima.

Secondo la Food and Agriculture Organization of the United Nations, i maggiori produttori di fragole al mondo sono Cina (3,7 milioni di tonnellate prodotte nel 2017), Stati Uniti (1,45 milioni di tonnellate) e Messico (658mila tonnellate). Al sedicesimo posto della classifica, con 66.100 tonnellate nel 2017, l’Olanda vanta una pregiatissima produzione di fragole, che in questo paese sono disponibili praticamente per tutto l’anno, da marzo fino a dicembre inoltrato. Negli ultimi anni, si è registrata un’espansione della coltura fuori suolo per la produzione in serra e della coltura su prode rialzate per la produzione estiva. La superficie coltivata in serra supera in Olanda i 180 ettari: la zona di produzione principale si trova nel Sud del Paese, vicino al Belgio, ed è concentrata intorno a Breda (a ovest), a Horst (ad est) e a S’Hertogenbosch (al centro). Al momento la varietà più diffusa in tutti i sistemi di produzione è Elsanta (75%), seguita da Sonata (20%), interessante per le produzioni precoci in suolo. Ma sono molteplici le varietà di fragole che qui si producono, come Darselek, Dark, Marmolada, Polka, Tribut, Elstant, Maria, Tristar, Selva.

Da noi in Italia 2.300 ettari sono dedicati a questa importante primizia. Basilicata e Campania dominano la scena con quasi la metà dell’intera produzione nazionale, mentre Emilia Romagna e Veneto, le due regioni settentrionali più rappresentative, registrano un calo significativo in termini produttivi.

Allora il 24 marzo buon Gelato Day a tutti, anche se chiusi in casa!

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