Al bar non si può andare per gustarsi un buon espresso, ma un caffè ottimo lo possiamo fare in casa grazie anche ad un signore che 100 anni fa ideò una comoda macchinetta di uso casalingo.
Alfonso Bialetti, nel 1919 apre a Crusinallo, Verbania, un’officina per la produzione di semilavorati in alluminio. Uomo dallo spirito imprenditoriale, trasforma la sua officina, Alfonso Bialetti & C. Fonderia in produzione di prodotti finiti utilizzando la fusione in Conchiglia, pronti per il mercato.
E al 1933 inventa Moka Express: dando vita alla storia di Bialetti, un marchio che ha trasformato l’arte di preparare il caffè in un gesto talmente semplice e naturale da diventare un rito irrinunciabile in ogni casa italiana.
Pare che, nel concepire questa geniale idea, abbia tratto ispirazione osservando sua moglie mentre faceva il bucato, con l’aiuto dell’antica lisciveuse, un grande pentolone per lavare i panni con acqua e sapone. L’acqua infatti, bollendo, fuoriusciva dal condotto al centro del recipiente, e riversandosi sul bucato, si univa alla lisciva, fatta con cenere in casa, era il detergente per i panni utilizzato all’epoca, era usata fin da tempi remoti come sbiancante, sgrassante, disinfettante, un prodotto naturale.
Sono così passati 100 anni in cui Bialetti racconta i valori della nostra tradizione attraverso un percorso di aromi, colori e sapori che parlano di casa, riti conviviali e quotidianità. È riuscito a diffondere nel mondo l’originalità e la carica innovativa del design italiano evolvendo negli anni e rinnovando con prodotti di rigorosa funzionalità, di grande tecnica e affidabilità, con un design moderno e una qualità di assoluta eccellenza. È riuscito a diffondere il prodotto icona dell’Italia nel Mondo: la Moka Express che rappresenta l’immagine vincente del “gusto italiano” nel mondo.
Alcuni di voi ricordano, ormai fa parte della storia della televisione, quando alle 20.50 del 3 febbraio 1957 uno squillo di trombe apriva le porte di un teatrino in bianco nero firmato da Luciano Emmer che entrava nelle case di tutti gli italiani: era nato Carosello e da quel giorno in poi, per circa vent’anni, venne segnato il confine per la nanna di ogni bambino.

“…vai a letto dopo Carosello…” era il refrain che ripetevano i genitori per staccare i figli dallo schermo in bianco e nero.

All’epoca, gli ascolti si attestavano intorno ai 19 milioni di telespettatori a sera.  Vent’anni di minifilm, slogan e personaggi intramontabili che ancora oggi tutti ricordano, tra cui il tormentone “eh si si si …sembra facile” con cui l’ ”Omino coi Baffi” promuoveva la caffettiera Moka Express Bialetti.
il 1958 portò la notorietà del marchio con gli investimenti pubblicitari su Carosello, ed alla comunicazione incentrata sull’immagine dell’ “Omino con i baffi”, nato negli anni ’50 dalla matita di Paul Campani.
Il distinto personaggio caratterizzato da un’elegante abito nero e papillon, il cappello tipo borsalino, il nasone ovale, i baffi neri, il collo e le lunghe braccia, rappresenta la stilizzazione grafica di un vero intenditore di caffè, ispirato – come riporta la tradizione – a Renato Bialetti. Un simbolo che tutt’oggi è presente sia sul marchio del Gruppo Bialetti Industrie che applicato sui prodotti del brand Bialetti.

Bialetti è stata una tra le prime Aziende italiane a credere nelle potenzialità del marketing e a investire in forme “non convenzionali” di comunicazione. La sua stessa storia lo testimonia, attraverso lo stretto legame costruito con l’immagine stilizzata di questo omino distinto che alla fine degli anni Cinquanta è divenuto, in forma animata, uno dei primi protagonisti del Carosello, il celebre contenitore pubblicitario che per 20 anni ha tenuto incollati davanti al televisore milioni di spettatori italiani.
Il trattamento espressivo scelto per questa figura, contraddistinta da voce bassa, modi garbati, stile elegante e gradevole ironia, ha portato l’“Omino coi baffi” a divenire in breve tempo un’icona intramontabile, la vera e propria personificazione del concetto di Italian way of life.
Una curiosità: l’iconico personaggio non rappresenta in realtà Alfonso Bialetti, l’inventore della moka, ma suo figlio Renato, che brevettò la geniale invenzione del padre e, grazie alla produzione industriale e al marketing, la rese famosa in tutto il mondo.
Dalle caffettiere ai piccoli elettrodomestici, dal pentolame al mondo dell’espresso, la firma Bialetti continua ad essere sinonimo di piacere autentico, competenza e passione.
La crescita dell’azienda si accelera con le varie acquisizioni e nel 2010 anche l’azienda di Crusinallo si apre alle capsule e sorge I Caffè d’Italia, un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso le eccellenze dell’espresso all’italiana, esaltando le differenze di abitudini e di gusto da nord a sud, passando per Torino, Venezia, Milano, Roma e Napoli. Le capsule, in alluminio e completamente riciclabili, contengono 7 grammi di caffè, come raccomandato per l’autentico espresso italiano e vengono prodotte in Italia, nello stabilimento di Coccaglio.
Ma sviluppandosi l’area di cucina, per restare sempre in linea con i tempi, anche la Moka si adatta per essere utilizzata anche su piani a induzione. Tutto questo grazie all’unione di due materiali di alta qualità: la lega d’alluminio, indicata per l’uso alimentare, del coperchio e del raccoglitore – la stessa che da sempre forma il resistente corpo della storica Moka Express – e l’acciaio inossidabile della caldaia e dell’imbuto, perfetto per l’utilizzo sui piani a induzione.

Eccellente esempio di Art Deco, la Moka ha un design unico che è stato perfezionato negli anni per rendere quest’icona uno strumento sempre più ergonomico e dalle forme eleganti. La Moka Express continua oggi ad essere un prodotto Made in Italy esportato in tutto il mondo: ne sono stati infatti venduti più di 300 milioni di pezzi.

Ora Bialetti Industrie S.p.A. è una realtà industriale leader in Italia e tra i principali operatori nei mercati internazionali, cui oggi fanno capo marchi di lunga tradizione e assoluta notorietà quali Bialetti, Aeternum, Rondine e CEM.

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