Quando le cose nascono per caso!

È il caso successo a Mauro Benincasa, il Ceo di HQ Food & Beverage, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Un’unica azienda, quattro brand specializzati in diversi settori del lusso, tutti accumunati da un servizio sartoriale, flessibilità e rapidità dell’offerta.

Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono nati altri tre marchi: Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitarie; BioQitchen specializzato in preparazioni biologiche, che nel 2023 si è trasformato in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner come Pastificio Felicetti, Alce Nero, L’Agricologica. Ed ecco, non ultimo HangarQ, la location in via Tertulliano n. 68, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience.
A capo di quest’ultima, appassionante avventura, cominciata nel 2018, c’è Valentina Battista, Local & Event Manager, che sta sviluppando questo club privato riservato ai clienti di HQ per feste esclusive.  
Per loro non esistono richieste impossibili per cui ambizione, impegno e creatività sono i valori distintivi di questo gruppo che fa letteralmente volare con la sua proposta ristorativa.
“Tutto è successo quasi per caso, quando un mio socio, che aveva un servizio di noleggio di jet privati, ha avuto la necessità di offrire a dei suoi clienti una proposta ristorativa di maggiore qualità. – spiega Mauro Benincasa – Abbiamo quindi cominciato a offrire un servizio di piatti preparati da importanti Chef, come Ernst Knam, ma non eravamo ancora in grado di proporre un servizio di alta personalizzazione, come ci veniva richiesto dalla clientela”. 
Ecco allora l’intuizione di Benincasa, che dopo un solo anno dall’apertura di Hi Fly Catering sviluppa un business più esteso, fino all’apertura nel 2005 di un proprio laboratorio di produzione. “In oltre 20 anni di lavoro abbiamo puntato alla costante ricerca e all’innovazione, a partire dalla sostenibilità e da un ciclo produttivo, che ci consente di preparare in una manciata di ore, non solo menù diversi per tutti i voli, ma addirittura per ciascun passeggero”. 
Da allora la specializzazione e il business sono cresciuti esponenzialmente tanto che questo brand è tra i catering per jet privati più importanti a livello internazionale, scelto da stelle del cinema, illustri personaggi del mondo dell’economia, Ceo e Founder di multinazionali da tutto il mondo, Capi di Stato e famiglie Reali.
Sono circa 20mila all’anno le personalità del jet set, che scelgono Hi Fly Catering, per accompagnare i loro viaggi da gustose preparazioni, con una rapidità decisamente fuori dal comune per qualsiasi azienda del settore. L’innovazione e la ricerca di Hi Fly Catering si sviluppano anche nella scelta del servizio a bordo, nuovamente tra i primi a selezionare dei packaging impilabili, studiati per limitare lo spazio nell’aereo, con coperchi trasparenti, ed ecosostenibili.  
Molto più di un catering, un vero e proprio servizio di concierge. Hi Fly Catering si prende cura dei propri clienti in maniera sartoriale, accontentando le richieste più inusuali, a partire dal reperimento della biancheria per la notte, ai libri, le creme di bellezza, i medicinali e tutto ciò che possa rendere unico il viaggio dei loro clienti. Attualmente i servizi di Hi Fly Catering sono presenti principalmente nel nord Italia, dagli aeroporti di Linate (headquarter), Malpensa, Bergamo, Brescia, Verona, Rimini, Genova, Torino, Cuneo, Piacenza, Pisa e Firenze. Tra i partner privilegiati per la gestione di richieste speciali a bordo dei voli privati ci sono Sadler, Nobu, Knam, Seta Mandarin Hotel, Peck, Calvisius, Eataly e Giardino di Giada.

Ma si spazia e si va oltre con BioQitchen, il catering oltre il biologico e i luoghi comuni. È l’anima green di HQ Food & Beverage, quella che punta non solo al gusto, ma anche alla sostenibilità. Un marchio scelto per eventi aziendali e privati, che utilizza prodotti biologici e da filiera sostenibile.  

Un catering che nel 2023 ha fatto una scelta di campo, cambiando pelle e trasformandosi in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner come Pastificio Felicetti, Alce Nero, L’Agricologica. Un vero laboratorio sperimentale, dove la sostenibilità è legata e interconnessa alle fasi del ciclo di lavorazione alimentare, come impegno etico e produttivo nei confronti dell’ambiente e del futuro del pianeta. 
Il punto di partenza sia pragmatico che concettuale è ilFair Food Innovation Lab”, una Carta di Intenti, che pone delle basi di riconoscimento reciproco coi partner che lavorano con BioQitchen, e che vuole alimentare un confronto onesto sul tema della sostenibilità, anche con le Istituzioni. 
Un Manifesto ragionato inclusivo, che si fonda su cinque capisaldi: Gustoso, Sostenibile, Bello, Sano e Accessibile con un approccio olistico.
Gustoso: si parte dal rispetto dell’animale e delle stagioni, per arrivare alle papille gustative, non viceversa. Perché ci si possa rimpadronire di una consapevolezza maggiore di quella, che passa dalla pancia, per riscoprire il sapore naturale, legato profondamente ai cicli della natura. 
Sostenibile: è un termine ampio, che parte dal biologico come prerequisito, passa attraverso la lotta agli sprechi (scarti, rifiuti, imballi e trasporti), all’utilizzo circoscritto di terra e acqua, ma che va oltre per diventare una sostenibilità economica e sociale, nel rispetto delle persone che lavorano tutti i giorni nella filiera, oltre che della natura.

Bello: va oltre il concetto di estetica da cui naturalmente parte, per incontrare la bellezza dell’esperienza culinaria e del made in Italy, che sottintende anche il fascino attrattivo di un paesaggio pienamente rispettato e accudito da chi lo vive, lo coltiva e dove si allevano e si rispettano gli animali. 

Sano: l’alimentazione è Vita, come tale mangiare bene significa stare bene mangiando. Questo concetto ancora una volta olistico si integra con la salute pubblica, ma anche con quella degli ecosistemi, la cui fragilità è oggi ragione di enormi disequilibri ambientali e sociali. 
Accessibile: è tra i punti più sfidanti, perché rendere democratico del cibo buono e rispettoso degli equilibri naturali, affinché sia accessibile, e che il suo giusto prezzo retribuisca tutti i livelli del comparto, è un duello che vale la pena combattere. 
Una bellissima e ampia cucina a vista ed uno staff  con tutti i camerieri in divisa del personale di volo, ha fatto gustare alcuni piattini interessanti durante la serata svoltasi per inaugurare lo show cooking dello chef del IYO ristorante di via Piero della Francesca a Milano.

Così, in quella sera di fine ottobre con una brigata condotta dallo chef Alessandro Fabbiano e le sue stuzzicanti proposte ha fatto volare i moltissimi invitati tra una Panna cotta dallo sguardo di caviale, un risotto cavolo cappuccio, polvere aglio nero, salicornia croccante e sapida e, nel cuore, la dolcezza della cozza; un sandwich di nocciole e tartara di tonno, o l’insalata greca su sfoglia, ovviamente in versione fingerfood.

Lo chef Katsumi Soga del Ristorante milanese IYo, si è poi esibito in uno show cooking portando in tavola il suo piatto “ka somen” (il piatto della stella Michelin): crudo di calamaro sfrangiato, uovo di quaglia, caviale Royal Oscietra, verdure croccanti e salsa soba dashi.

Vederlo sfilettare i calamari era un piacere, la maestria incantava, come il rispetto per la materia visto che sembrava che il coltello volasse quasi senza far nulla. Gusto delicato dove l’umani esplode lasciando una dolcezza che si carica ancor più con l’uovo di quaglia, e sorseggiare lo shot di sakè assieme rende tutto più amalgamato.

Così si creano i catering pensati per la moda, le produzioni cinematografiche e pubblicitarie, capaci di rispondere a qualsiasi richiesta di personalizzazione provenga dal cliente. A partire dai menù tailor made, sino alle variazioni recepibili in meno di 12 ore, per passare dagli allestimenti, Dream-Eat è stato scelto per il backstage di film internazionali e spot pubblicitari di brand del lusso.
“Presenza e assistenza continua, durante l’intera giornata di riprese, sono le caratteristiche che distinguono Dream-Eat da qualsiasi altro catering. Siamo in grado di supportare la troupe a partire dalla colazione, ai kraft durante le pause tra una ripresa e un’altra con snack, caffè e bibite, fino alla preparazione di buffet e cene placée per la dirigenza”.  
Dream-Eat è impegnato tutti i giorni su due o tre set, deliziando i palati di 25-250 persone al giorno. 

E proprio in questa nuova location di di 130 mq in Via Tertulliano n. 68 a Milano, che si è svolto l’evento e che sa trasformarsi da fucina delle idee HQ in luogo ideale dove organizzare un evento privato o aziendale e sa trasformarsi da fucina delle idee HQ in luogo ideale dove organizzare un evento privato o aziendale. 

In questa sede abbiamo unito le due nostre due passioni per l’aviazione e il cibo, creando una sorta di club privato riservato ai nostri clienti, che possono venire per un semplice caffè, o per organizzare una festa esclusiva.Valentina Battista, Local & Event Manager di HangarQ – Un luogo dove si respira la bellezza, un altro valore a cui tendiamo, arredato con pezzi unici recuperati da velivoli, con una cucina a vista di 90 mq unica nel suo genere.

 

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