Parte il BMW Championship con 69 concorrenti per rimanere in trenta e andarsi a contendere nel Tour Championship della prossima settimana i 15 milioni di dollari che spetteranno al vincitore di quella gara e della FedEx, che distribuirà complessivamente 60 milioni di dollari.
Tanti i motivi di interesse nel BMW Championship (27-30 agosto), penultimo evento della FedEx Cup e della stagione del PGA Tour 2019-2020, che avrà luogo all’Olympia Fields CC (North Course) di Olympia Fields nell’Illinois, dalla lotta per non rimanere esclusi dal gran finale, alla leadership mondiale fino a Tiger Woods, chiamato alla grande impresa, per rimontare da un penalizzante 57° posto nella graduatoria FedEx. Inoltre sarà anche importante la posizione nella classifica FedEx dopo la gara, perché nel Tour Championship i punti si trasformeranno in colpi di vantaggio e anche uno solo un più a proprio favore potrebbe essere fondamentale. Tesi a mantenere la prima posizione acquisita con il successo nel Northern Trust, insieme alla leadership mondiale, Dustin Johnson, e a migliorarsi tutti coloro che lo seguono.
Non l’ha pensata così, però, Webb Simpson, numero 3 FedEx, che, tra i 70 aventi diritto a partecipare, ha preferito rimanere a riposo risparmiandosi per la volata conclusiva. Rimarrà comunque alle spalle di Justin Thomas (2° FC), che difende il titolo nel torneo, ma rischia di essere sorpassato da Daniel Berger, Collin Morikawa e da Harris English che lo seguono, i quali tuttavia devono acquisire posizioni che vanno dall’ottavo posto massimo di Berger a più alte per Morikawa ed English.
Naturalmente salvo impennate di tanti altri, perché con i 1.500 punti che spettano al primo classificato si possono far miracoli, cosa su cui contano Jon Rahm (9°), Patrick Reed (10°) e Rory McIlroy (12°), che punta al tris nella FedEx (sua nel 2016 e 2019) partendo però da una scarsa forma.
L’altro che potrebbe aspirare allo stesso traguardo è Tiger Woods (2007-2009), ma ha bisogno che si determino tre condizioni. Innanzi tutto terminare entro i primi sei nel BMW Championship (che ha vinto già cinque volte di cui tre prima del 2007 quando si chiamava Western Open) per agganciare il 30° posto FedEx e andare all’East Lake GC di Atlanta (4-7 settembre), con effettive possibilità di riuscirci solo a partire dal terzo o quarto perché i due successivi danno solo una possibilità numerica legata a una serie di combinazioni praticamente quasi impossibili. Una volta aggiunto il primo obiettivo, iniziando dalla coda avrebbe bisogno di una prova stellare per recuperare i dieci colpi, o forse nove di ritardo che accuserebbe dal primo (discorso tutto diverso se dovesse vincere il BMW o arrivare secondo perché salirebbe parecchio in alto). Terzo elemento, ritrovare subito una condizione al top che al momento non possiede.
Quanto alla gara finale, prima del Tour Championship i punti saranno resettati e trasformati in colpi di vantaggio: il primo partirà da “meno 10”, il secondo inizierà da “meno 8” per proseguire con “-7”, “-6” e “-5” fino al quinto. Poi i concorrenti tra il sesto al decimo posto usufruiranno di un “meno 4” e si scenderà di un colpo per ogni successivo gruppo di cinque fino al par per l’ultimo (26°-30°).
A Olympia Fields il favorito è Dustin Johnson, alla 92ª settimana di regno mondiale raggiunta in sei diversi periodi, impressionante per lo strapotere mostrato nel Northern Trust, ma pur essendosi imposto nel BMW Championship già in due occasioni (2010-2016), resta il fatto che è sempre difficile ripetersi nell’arco di sette giorni. Dalla sua la necessità di difendere il trono che nella stagione ha già cambiato cinque volte proprietario, record assoluto da quando è stato istituito il World Ranking (1986). Oltre ai giocatori citati meritano credito Bryson DeChambeau (7°), Sungjae Jim (8°) e concorrenti che daranno tutto per difendere la precaria posizioni come Tony Finau (29°) o per entrare nei trenta quali Matthew Wolff (33°), Patrick Cantlay (37°), Adam Scott (38°) e Gary Woodland (39°), tutti con buone possibilità. Prospettive limitate per Jason Day (50°) o quasi nulle per Paul Casey (64°) e Louis Oosthuizen (70°).