Matteo Manassero è tornato al successo e il talento azzurro sorride dopo oltre sette anni dalla sua ultima impresa.
Con una grande prestazione il 27enne di Negrar (VR) si è imposto di forza con 194 (63 66 65, -19) colpi nel Toscana Alps Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, giunto alla 14ª edizione. Sul percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort (par 71) di Gavorrano (Grosseto), il veneto, secondo dopo 36 buche con un colpo di ritardo dello spagnolo Angel Hidalgo Portillo, ha attaccato decisamente rimontando con un eagle e due birdie sulle prime nove buche, poi con un bogey ha permesso all’iberico, nel frattempo rinvenuto dopo una falsa partenza, di agganciarlo e ha dato chances anche all’altro spagnolo Manuel Elvira. A quel punto la classe e l’esperienza di Manassero hanno fatto la differenza: quattro birdie, contro un bogey, sulle ultime cinque buche (65, -6 di giornata) hanno dato corpo a una vittoria di inestimabile valore, sotto tutti gli aspetti, sia per lui che per tutto il movimento.
È il terzo successo stagionale del professionisti italiani dopo quelli di Renato Paratore nel British Masters (European Tour) e di Stefano Mazzoli nell’Alps Tour (Red Sea Little Venice Open).
Le dichiarazioni del presidente Franco Chimenti – “È il successo della rinascita, una delle mie gioie più grandi da presidente” ha dichiarato Franco Chimenti, Presidente della FIG e vice Presidente vicario del CONI. “Manassero è un fenomeno e questa impresa gli servirà a ritrovare fiducia. Sono certo che presto tornerà a imporsi anche sui migliori palcoscenici”.
Undicesimi Romano (am) e Matsui – Hanno tentato l’impossibile i due spagnoli e Angel Hidalgo Portillo, secondo con 195 (-18), è andato a un passo dal playoff, ma è stato bocciato dal birdie di Manassero sull’ultimo green, e Manuel Elvira è terminato terzo con 196 (-17). Altro spagnolo, Alejandro Del Rey, al quarto posto con 198 (-15) e al quinto con 199 (-14) lo scozzese Ryan Lumsden.
Belle prove del dilettante Andrea Romano, undicesimo con 201 (-12), che è stato leader dopo un turno, e di Takayuki Matsui, stesso score, un colpo in più per Gregory Molteni e Giulio Castagnara, 13.i con 202 (-11), e note di merito anche per gli altri amateur Riccardo Bregoli, 16° con 203 (-10), Gregorio De Leo, 24° con 204 (-9), ottimo nei primi due giri, e Filippo Celli, 31° con 206 (-7), ossia il quartetto che ha ottenuto la quarta piazza nei recenti Campionati Europei a squadre
In bassa classifica Stefano Mazzoli, 44° con 209 (-4), secondo nella money list, che ha dovuto cedere qualcosa al leader, lo spagnolo Jordi Garcia del Moral, 24° come De Leo, ma di poco conto nella corsa alle ‘carte’ per il Challenge Tour 2021 che saranno assegnate ai primi tre a fine stagione. Anzi i due hanno allungato sul terzo in graduatoria, l’olandese Lars Keunen, uscito al taglio.
L’intervista –  Matteo Manassero non vinceva dal 26 maggio 2013 quando si impose nel prestigioso BMW PGA Championship superando al playoff Simon Khan e Marc Warren, e divenendo il più giovane concorrente a conquistare il titolo di un torneo che viene considerato alla stregua di un quinto major. Era il quarto alloro sull’European Tour, preceduto da quelli nel Castello Masters, nel Malaysian Open e nel Singapore Open. A inizio luglio aveva dato un bel segnale facendo suo il Warm Up Contest al Golf Nazionale, evento organizzato dalla FIG che è servito agli azzurri per riprendere confidenza con il golf giocato dopo il lockdown
Il lavoro paga” ha detto Manassero. “Non mi sento di dire che Matteo è tornato, ma voglio affermare che Matteo lavora sodo. Questa settimana è andato bene tutto in ogni particolare. Ho eseguito bei colpi, ottimi putt, poi nell’ultimo giro anche il gioco lungo ha funzionato come non accadeva da tanto tempo. Tutto è partito, però, soprattutto da un lavoro sul piano mentale, dove mi sono messo in gioco a 360 gradi e credo che l’insieme di tutte queste componenti abbia prodotto la vittoria. Parteciperò alla gara del Challenge Tour a Castelconturbia, perché ho voglia di mettermi alla prova anche in quel contesto”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour – Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG – è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora dopo l’approdo in Toscana farà tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Il percorso –  Il percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort, 18 buche, è circondato da olivi e alti cipressi, con green ondulati e ostacoli d’acqua che hanno messo a dura prova tutti i protagonisti in campo i quali, comunque, ne hanno riconosciuto e apprezzato le qualità.

 

Sicurezza – Il torneo si è giocato a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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