La pioggia rende difficile la terza giornata alle proette che stanno disputando l’US Women’s Open, ma a farsi largo è la giapponese Hinako Shibuno che ha mantenuto il comando con 209 (68 67 74, -4) colpi. Al Champions Golf Club di Houston in Texas, dove il terzo turno si è svolto sul tracciato del Cypress Creek (par 71), così come avverrà per il quarto, mentre nei primi due le concorrenti si sono alternate anche sul Jackrabbit (par 71), Hinako Shibuno, 22enne di Okayama, un major (British Open, 2019) e quattro titoli sul LPGA of Japan Tour, ha girato in 74 (+3, un birdie, quattro bogey), punteggio sufficiente per lasciare a un colpo Amy Olson (210, -3).
La giapponese potrebbe divenire la terza giocatrice, dopo le coreane Se Ri Pak (1998) e In Gee Chun (2015-2016) ad aver vinto due major senza essersi imposte in precedenza in tornei del LPGA Tour.
Seguono in terza posizione con 212 (-1) la coreana Ji Yeong Kim2 e la thailandese Moriya Jutanugarn e in quinta con 213 (par) Yealimi Noh, Megan Khang, la dilettante Kaitlyn Papp e la neozelandese Lydia Ko. Sono salite al nono posto con 214 (+1) le coreane Jin Young Ko, leader mondiale, e Sei Young Kim, numero due, che prova a detronizzarla avendo solo 31 centesimi di punto di ritardo nel ranking. Stesso score per la thailandese Ariya Jutanugarn, sorella minore di Moriya, e recupero problematico per la coreana Jeongeun Lee6, che difende il titolo, 15ª con 215 (+2). Gara praticamente da archiviare per altre concorrenti indicate tra le favorite: la coreana Inbee Park, 33ª con 218 (+5), l’australiana Minjee Lee, 51ª con 220 (+7). Danielle Kang e la canadese Brooke M. Henderson, 61.e con 222 (+9).
Alla coreana Chella Choi, stesso score di Minjee Lee, non è servita a molto la “hole in one” realizzata alla buca 12 (par 3, yards 180, ibrido 4) nel contesto di un 75 (+4) con due birdie e otto bogey aggiunti all’ace, ma quanto meno ha fatto storia, Infatti ha segnato la terza “buca in uno” del major, dopo quelle nel primo giro della connazionale Yu Jin Sung (buca 4, par 3, yards 169, ferro 5, Jackrabbit) e di Amy Olson (buca 16, par 3, yards 139, ferro 8, Jackrabbit) e ha contribuito a eguagliare un primato in materia di ace con i tre siglati nella stessa edizione da Helen Alfredsson, Clarissa Childs e Brandie Burton nel 1998.
Alla gara hanno preso parte tre dilettanti azzurre, studentesse attualmente in College USA, Benedetta Moresco (80 71) e Caterina Don (77 74), 120.e con 151 (+9), e Alessia Nobilio, 153ª con 163 (81 82, +21). Sono uscite al taglio, ma oltre all’onore dell’invito, hanno avuto la grande opportunità di poter giocare insieme alle più forti giocatrici del mondo e fare un’ottima esperienza che tornerà certamente utile per il loro futuro.
Il montepremi è di ben 5.500.000 dollari, il più alto in assoluto per un evento femminile, con prima moneta di un milione di dollari. La vincitrice inoltre potrà disputare questo major nei prossimi dieci anni.

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