Wells Fargo Championship (PGA Tour) si è svolto sul percorso nel North Carolina Quail Hollow Club (par 71) a Charlotte nel North Carolin con una bella lotta.
Ad un giro dal termine si erano cambiate le carte con il turno di Keith Mitchell (204 – 67 71 66, -9), 24enne di Chattanooga (Tennessee) alla 95ª gara sul tour, a lanciare la sua sfida per cogliere il secondo titolo, dopo il primo datato 2019 (Honda Classic), in una prima parte di carriera dove è stato costretto a lasciare ampi spazi all’apprendistato.
Poi il guizzo vincente in un momento difficile. Così Rory McIlroy ha reagito agli ultimi passi falsi  che l’avevano messo nell’occhio del ciclone anche alla luce delle due uscite al taglio nei due precedenti eventi medal, imponendosi con 274 (72 66 68 68, -10) colpi. Ha avuto ragione per un colpo del messicano Abraham Ancer (275, -9), per la quarta volta secondo in carriera in 115 partecipazioni.

McIlroy, nordirlandese di Holywood, ex numero uno mondiale, ha così festeggiato nel migliore dei modi, sia pure con cinque giorni di ritardo, il 32° compleanno portando a 19 i titoli sul circuito, in 196 presenze, comprensivi di quattro major e tre WGC in un palmarès che ne comprende altri sei sull’European Tour, al netto di major e WGC, uno nel tour australiano e uno in Cina. È la sua decima vittoria in rimonta, la terza in questo evento dopo quelli nel 2010 (primo successo sul tour) e del 2015, la sua prima  tripletta nello stesso torneo, ed è tornato sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno e mezzo, precisamente dopo 553 giorni. dal WGC-HSBC Champions del 2019. Ha recuperato dal secondo posto con un 68 (-3) frutto di quattro birdie e di un bogey alla buca 18, che però sapeva sarebbe bastato perché Ancer era già in club house dove era entrato indietro di due lunghezze. Ha accusato qualche sbavatura nel gioco lungo, tanto che ha raggiunto solo 19 fairway su 56, record negativo perché nessun vincitore del Wells Fargo ne aveva presi meno di 26, ma è solo un dato statistico ininfluente. Altre note positive, invece, il salto dal 15° al settimo posto nel World Ranking, dal 51° al 17° nella graduatoria della FedEx Cup e la bella cifra di 1.458.000 dollari intascata su un montepremi di 8.100.000 dollari.

Ancer ha segnato un 66 (-5, cinque birdie), miglior score di giornata, uno dei due giocatori a non accusare bogey. L’altro è stato il il norvegese Viktor Hovland (276, -8), terzo per la seconda settimana di fila, al quale non è riuscito di entrate tra i top ten della graduatoria mondiale, dove è rimasto 11° per meno di un centesimo da Webb Simpson, ma soprattutto frenato dall’inserimento di McIlroy. Stesso score per Keith Mitchell, in vetta dopo tre turni e vittima della pressione che ha prodotto un parziale sopra par di 72 (+1).

In quinta posizione con 277 (-7) Gary Woodland, in settima con 279 (-5) Patrick Reed, Luke List e l’inglese Matt Wallace e in nona con 280 (-4) Bryson DeChambeau che nei due round conclusivi ha risalito la graduatoria di 55 gradini e si è ripreso la leadership nella FedEx Cup, superando Justin Thomas, che non è andato oltre il 26° posto con 284 (par). Ha fatto meglio Xander Schauffele, 14° con 282 (-2), e molto peggio Phil Mickelson, 69° con 291 (+7), che aveva iniziato la gara al primo posto.

È uscito al taglio Francesco Molinari, 94° con 146 (72 74, +4), per la terza volta nelle ultime quattro gare (con in mezzo un 52° posto al Masters). Proseguirà la sua politica di presenze ridotte sul circuito saltando il prossimo AT&T Byron Nelson in Texas (13-16 maggio) e tornando nel secondo major, il PGA Championship (Ocean Course at Kiawah Island,  Kiawah Island,  South Carolina, 20-23 maggio), e francamente, non sappiamo con quali prospettive e aspettative. Ci piace comunque, per natura, almeno sperare positivo.

“Hole in one” di Corey Conners – Il canadese Corey Conners ha realizzato una “hole in one” alla buca 6, per 3 di 254 yards, utilizzando un ibrido 3. E’ il suo terzo ace in carriera e il secondo stagionale dopo quello al Masters. Non ne ha comunque avuto gran giovamento, perché il totale, con l’aggiunta di due birdie e di cinque bogey, è stato un 72 (+1) colpi per il 43° posto (286, +2). E’ il secondo giocatore a fare doppietta di “buche in uno” quest’anno dopo Denny McCarthy (RBC Heritage e The Players Championship).

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